Come faccio a intervenire o seguire i cavalli con patologie dei piedi nonostante le restrizioni governative del Lockdown?
È fondamentale non sottovalutare il rischio e indossare la mascherina o addirittura tuta e guanti, come nella foto presa a maggio nella zona più colpita del mondo cioè Bergamo.
Anche dopo la riapertura ho continuato a mantenere distanze di sicurezza e tenere la Bergamask che mi permette di respirare bene e cambiando il filtro regolarmente, ho fatto attenzione a lavarmi spesso le mani con gel idroalcolico e negli aeroporti più a rischio ho indossato i guanti e qualche volta la tuta bianca come i cinesi. Quando gli aerei non volavano ho utilizzato il mio pick-up anche per lunghe distanze fino a Gand in Belgio
Faccio attenzione a non stringere la mano, saluto portando la mano al cuore come raccomandato dal presidente dell’OMS a settembre oppure con un cenno di saluto mantenendo la distanza di 1 metro.
Tutte queste semplici precauzioni mi hanno permesso fino ad ora di continuare a seguire i miei pazienti, qualche volta con autocertificazione e qualche volta anche con attestazione del cliente che domandava il mio intervento professionale.
Quando mi è stato possibile ho fatto un esame sierologico e un tampone, risultando sempre negativo.
Seguendo le direttive tuttora riesco a seguire i miei pazienti e quindi non esitate a contattarmi, nel rispetto delle direttive, troveremo il modo migliore per raggiungere e curare il tuo cavallo perché come ben saprai spostarlo dal suo box con lettiera di 40 cm è molto rischioso per il suo ingranaggio dermo-ungueale.